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Leggi la prima parte.
Oggi probabilmente il lusso è rappresentato da quel valore aggiunto che connota un oggetto o un servizio: una caratteristica che lo rende, se non unico, raro.
In esso c’è la voglia di uscire dalla massa di cose e di azioni standardizzate e “barocche” per elevarsi in sfere dove l’oggetto è ricco di contenuto e l’azione ricca di significato.
Nel campo dell’industria del mobile il lusso è rappresentato dalla qualità a 360°: la manifattura, i materiali, la tecnologia.
Ma è il design a fare la differenza: coordina tutti questi fattori “freddi” e li mette nella giusta relazione con i contenuti “caldi”, rappresentati dalla capacità di comunicare dei messaggi, delle sensazioni e, soprattutto, delle emozioni.
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Io credo che Sciocolà sia riuscita nell’intento che mi ero proposta e già questo è un bel traguardo. E in più mi ha offerto lo spunto per leggere e imparare qualcosa di più sulla semiotica.Mi piacerebbe approfondire ancora questo argomento: magari sarà il tema di un prossimo post!
Cari giovani designer, non mi resta che consigliari di connettervi alla Rivista on-line dell’AISS (Associazione Italiana Studi Semiotici) per sfogliare gli argomenti proposti nell’archivio tematico: sono sicura che anche voi troverete spunti interessanti per le vostre future ricerche.
Ma mi piacerebbe avere anche la vostra opinione: che cosa rappresenta per voi il lusso?