Wire Work dell’artista Benedetta Mori Ubaldini
Come una maglia: la allarghi, la tiri, la stendi, la stropicci.
Come un sottile foglio di metallo: è leggero, è plasmabile, è resistente, è riflettente.
Come non esserne affascinati? Some inspirations.
In principio fu Diamond chair. Bisogna sempre partire dai maestri.
Harry Bertoia per Knoll International
Image via this shop
Poi tanti altri esempi di maglia metallica (rete saldata) “progettata” per fare la differenza .
Reverb Wire Chair, design by Brodie Neill per The Apartment Gallery
Image via www.dezeen.com
Eppure la mia ricerca di oggi è partita dalla maglia metallica (maglia stirata) deformata “a mano”.
Queste lampade decorative, disegnate da Paolo Ulian e usate per l’allestimento Europa del Salone Satellite 2010, mi piacciono molto: il loro fascino è tutto nella maglia metallica stirata in forme sempre diverse e che per questo trasmette l’idea del casuale e del non finito. Prodotto industriale, risultato non seriale.
Lampada Meshmatics, di Rick Tegelaar
Ancora un esempio di deformazione: Rick ha sviluppato e realizzato la macchina e gli utensili che vedete nel video, per creare lampade con una certa accuratezza di forme (maglia stirata).
E poi ci sono gioielli, sculture e tanti altri esempi di lampade e sedie in rete (saldata o stirata) metallica: segui la Board dedicata su Pinterest!
Tutti questi ultimi esempi mi fanno venire voglia di provare con le mie mani: siete più per la forma precisa o per la scultura sempre diversa?
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