Passiamo da una mostra/piacere per la mente ad una mostra/piacere per gli occhi.
VicenzaOro Choice è il salone internazionale dell’oreficeria, che quest’anno esplora il tema Made in Italy con una vasta esposizione di gioielli ispirati alle nuove tendenze ma anche attraverso tutta una carrellata di interessanti eventi collaterali, workshop e seminari.
Vi suggerisco di cominciare dall’ingresso Ovest e dirigervi presso la mostra New Directions Hall, uno spazio concettuale ed espositivo progettato e creato da Fiera di Vicenza per la sperimentazione nell’universo del nuovo gioiello italiano contemporaneo.
Un luogo quindi dedicato alle nuove traiettorie del gioiello moderno, caratterizzate da forme e materiali quanto mai diversi. Dall’alta gioielleria all’accessorio moda, dall’amuleto alla scultura da corpo, dall’ornamento al memento, dal gadget all’investimento, dal gioiello funzionale a quello sentimentale.
(fonte: http://www.choicevent.it/nqcontent.cfm?a_id=1248)
La mostra è a cura di Alba Cappellieri, autrice di questo testo:
NUOVE DIREZIONI DEL GIOIELLO CONTEMPORANEO
Il gioiello contemporaneo è una galassia puntiforme, nelle cui spire convivono mondi caratterizzati da forme, materiali e significati quanto mai diversi.
Dall’alta gioielleria all’accessorio moda, dall’amuleto alla scultura da corpo, dall’ornamento al memento, dal gadget all’investimento, dal gioiello funzionale a quello sentimentale… ciascun contesto cristallizza valori e riferimenti autonomi fortemente distinti e spesso antitetici. A cominciare dai materiali e dal tempo.
Se infatti per i primi la scelta è tra materiali preziosi o non preziosi per il tempo la scelta è più ampia e oscilla tra l’eterno immanente e l’effimero presente, un abisso temporale tra il valore del materiale e quello del progetto, tra la fugacita’ delle mode e la stabilità dell’investimento, un ponte sospeso tra discipline distanti: arte e moda, design e artigianato, antropologia e sociologia.
Il gioiello contemporaneo si configura pertanto come un sistema di sistemi aperti, dove non esiste un centro, un punto di vista privilegiato, una chiave di lettura primaria, tale da permettere la definizione univoca e definitiva del gioiello “universale”, ma, al contrario, si distingue per la varietà morfologica dei suoi strati, le sue fratture, le sue intersezioni, le sue sovrapposizioni e le sue aporie. Ne deriva un sistema in continua quanto imprevedibile evoluzione dove qualsiasi certezza apodittica è una finzione o un inganno.
Il pluralismo rappresenta lo strumento metodologico per fotografare il panorama del gioiello contemporaneo e la teoria della complessità il suo supporto concettuale.
Per queste ragioni procediamo nell’atlante del gioiello contemporaneo in modo incerto, senza puntelli fissi -siano essi critici o semantici-, consapevoli che il futuro richiede costanti aggiustamenti di rotta e una notevole flessibilità di manovra. Navigando a vista vediamo muoversi forze nuove, scorgiamo i prodromi di linee evolutive, più o meno incisive ma comunque testimoni di una tensione alla ricerca e alla sperimentazione che lasciano ben sperare.
Ve li presentiamo, sono Luisa Bruni, Luca Cosseddu, Elviro Di Meo e Antonio Rossetti, Esmeralda Enriquez, Francesca Gabrielli, Manuela Gandini, Stefania Lucchetta, Laura Magro, Luigi Mariani, Michele Paparella, Claudio Ranfagni, Gustavo Renna, Ivana Riggi, Janos Gabor Varga.
La loro vocazione, al pari della loro provenienza, è quanto mai eterogenea, frutto di geografie e formazioni lontane ma anche di sorprendenti elementi di tangenza, come la riflessione sulla materia e sul volume. Guardate i loro gioielli, seguiteli nei percorsi che hanno tracciato e ci scorgerete delle piccole fiammelle, sotto forma di ispirazione, suggestione o di intuizione. Sono presagi di futuro.
Alba Cappellieri
Quando: 10 – 14 settembre (9.30 – 16.00)